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Camminare per darsi la possibilità di vedersi e riscoprirsi, ma anche per essere letti diversamente dal territorio e integrarsi con esso. “Percorsi di Giustizia” è un progetto nato in collaborazione con il Ministero della Giustizia e l’Ufficio di Esecuzione Penale Esterna (UEPE) di Mestre, sviluppato e realizzato dall’Associazione Equilibero. Un gruppo di “camminanti” affronta un trekking di una settimana, in misura alternativa al carcere.
Il progetto prende vita nel 2021 con il primo viaggio di tre accompagnatori e sei partecipanti da Trieste a Concordia Saggittaria. I racconti e le testimonianze dei “camminanti” hanno permesso la realizzazione di alcuni cortometraggi, che suggeriscono di trovare un modo di conoscere realtà che spesso restano non viste o, forse peggio, giudicate a priori.
“Camminare vuol dire pensare che laggiù, da qualche parte, esiste una possibilità che da qui non si vede. Solo alla fine di un cammino uno capisce l’essenziale e profondo significato di quello che è stato fatto. All’inizio ci si aggrappa ad una semplice idea, una speranza, un’immagine. Già attaccarsi a questa visione è dare uno spazio al cambiamento. Il cammino è apprendere che i luoghi ti parlano. Sovvertono l’idea che l’uomo sia artefice incondizionato del proprio destino, ribaltando la concezione di potere e rendendo più simmetrico il dualismo uomo-natura. I luoghi parlano perché li si incontra con delle domande e non con delle risposte.” (Equilibero)
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Tutti i corti sono visibili alla pagina di Equilibero e al profilo Vimeo Matteo Sandi.
Qui una selezione di immagini tratte dai viaggi del 2021,2022 e 2024.
IL PROGETTO
GALLERIA IMMAGINI